Esercitazione sulla salvaguardia dei beni culturali (SBC)
ANC-LOM-SBC-E1-01 - settembre 2021
Gli incontri sono rivolti a coloro che hanno svolto i corsi ANC-LOM-SBC-L2-03 negli anni 2020 e 2021
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La protezione dei BBCC in emergenza
nell’ambito del progetto ANC Lombardia SBC, si svolgera’ un addestramento sulla salvaguardia dei beni culturali in emergenza, l’ubicazione degli scenari e’ in alcuni comuni fra le province di Milano e Pavia.
L’addestramento e’ la conclusione di due corsi teorici tenuti nel 2020 e 2021 e ha l’obiettivo di mettere in pratica quanto appreso nelle sessioni teoriche e verificare l’operativita’ dei Nuclei SBC.
Data e Sede del corso
L'addestramento si svole alla Villa Valbissera a San Colombano Al Lambro, sabato Il 25 settembre 2021,
Destinatari corso
La partecipazione e’ aperta a coloro che hanno frequentato i corsi ANC-LOM-SBC-L2-03 organizzati dall’ANC Lombardia, i posti disponibili sono 50, in caso di eventuali posti liberi potranno partecipare anche altri volontari o professionisti interessati.
Istruttori
Gli istruttori sono personale formato in BBCC dell'ANC e professionisti nel campo della salvaguadia dei beni culturali
Modalita' di iscrizione
Le iscrizioni possono essere effettuate sul sito www.anc-beniculturali.it oppure www.anc-formazione.it
Organizzazione
Nucleo Volontariato e Protezione Civile dell’Associazione Nazionale Carabinieri di Brugherio per conto dell'ANC Lombardia
Informazioni
info@anc-formazione.it o info@anc-beniculturali.it
tel 335 1428763
Nella giornata di sabato 25 settembre 2021 si e’ svolto l’addestramento sulla Salvaguardia dei Beni Culturali in emergenza (SBCe), presso la Villa Valbissera di San Colombano al Lambro (MI).
Questa attività che rappresenta la fase conclusiva dei due corsi teorici svolti nel 2020 e all’inizio del 2021 ha visto la partecipazione di circa 80 volontari, di cui la maggior parte apparteneva a Nuclei ANC della Lombardia, ma sono stati presenti anche Nuclei ANC del Piemonte e volontari provenienti da altre regioni d’Italia ed anche dalla Svizzera.
I partecipanti, suddivisi in 6 squadre dovevano svolgere tre diversi scenari, ciascuno di 2 ore, nei quali dovevano recuperare dei beni culturali danneggiati da un evento naturale (tromba d’aria).
Ogni squadra era a supporto ad un professionista dei beni culturali (Archeologo, Restauratore, Storico dell’Arte) che simulava un funzionario responsabile delle operazioni. Queste figure (tutor) oltre a definire cosa recuperare e in che modo, davano sostegno formativo ai volontari nelle operazioni di imballaggio e repertazione dei beni.
In parallelo, le squadre erano anche osservate da una apposita commissione, per valutarne le dinamiche interne (attribuzioni dei ruoli, efficienza ne flussi di lavoro, ecc.)
Hanno fatto visita all’evento il Sig, Ispettore ANC della Lombardia, il Responsabile della formazione di Protezione Civile di Regione Lombardia ed altri graditi ospiti.
Le squadre sono state molto impegnate nel completare i tre scenari previsti, alla fine sono stati recuperati globalmente, in modo corretto e conforme, 182 beni, un ottimo risultato considerati i tempi di preparazione della postazione di lavoro per ogni ciclo addestrativo.
Questa attività ha potuto testare la consistenza delle competenze e delle attrezzature dei partecipanti, oggi l’ANC Lombardia ha più di una squadra con capacità SBCe.
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--- Dettagli e approfondimenti ----
L’addestramento e’ stato effettuato in osservanza delle norme anticovid: verifica Green Pass, mascherina sempre indossata, igienizzazione mani
Per l’ubicazione dell’evento è stata scelta la storica Villa Valbissera, la cui costruzione risale al 1600 ad opera di famiglie patrizie. Nel Settecento diventò proprietà della Diocesi di Pavia. Divenne quindi un convento (con attigua Chiesa), poi un luogo di villeggiatura e successivamente una azienda agricola, oggi il complesso appartiene a privati. Villa Valbissera si presenta come un articolato rustico in fase di ristrutturazione ma staticamente sicuro e proprio per questo è stata scelta. Nell’addestramento, grazie alla gentile concessione del proprietario Sig. Gianfranco Ferro, rappresentava un complesso museale colpito da una tromba d’aria.
Il piano terreno della villa è stato diviso in sei aree, che a seconda delle caratteristiche architettoniche, rappresentavano: luoghi di culto (chiese), stanze di un museo o biblioteca, zone con macerie. In ognuna di queste aree, a seconda delle tipologie, sono stati sistemati appositi beni culturali (originali o prodotti ad hoc) e ostacoli per simulare gli effetti del “tornado”. I beni culturali disponibili erano oltre 260 (quadri, statue arredi sacri, monili, ecc.), tutti inseriti in un database con informazioni sulla loro priorità di prelievo, descrizione, criticità nel recupero (rotto, lacerato, ecc.), prescrizioni per l’imballaggio. Per gli scenari che comprendevano una biblioteca erano disponibili circa 500 libri ed una vasca 3 x 3 m in cui immergere libri/riviste per il successivo recupero.
Per ogni scenario era disponibile la lista dei beni presenti in quello specifico vano “contenitore” come ausilio ai team di recupero e per riallestirlo ad ogni cambio squadra. Parecchi di questi 260 beni, non facili da reperire o da poterci essere messi a disposizione per un’esercitazione sono stati realizzati ex-novo cercando di renderli verosimili; in questo modo le squadre hanno potuto prelevare pissidi, patene, evangelari, paliotti, casule, serie di vie crucis, quadri lacerati, frammenti lapidei decorati molto assomiglianti a quelli reali.
Tutti i partecipanti hanno svolto uno dei corsi ANC-LOM-SBC-L2-03 svolti nel 2020 e 2021 e questo addestramento rappresentava la parte pratica conclusiva. I volontari presenti provenivano dal Nucleo ANC di Brugherio (organizzatore dell’iniziativa, con due squadre), dal Nucleo di Insubria con Bollate e Basiglio, dal Nucleo di Como, dal Nucleo di Sesto San Giovanni, dai Nuclei Provinciali di Cuneo e Asti. Altri partecipanti appartenevano alla Protezione Civile di Milano, di Monza, di Camparada, del CISOM, di SAE 112 di Termoli. Erano anche presenti professionisti provenienti da varie regioni d’Italia ed anche dalla Svizzera. In totale i partecipanti sono stati circa 80. I volontari sono stati organizzati in squadre che ogni 2 ore dovevano affrontare un diverso scenario, con differenti tipologie di beni culturali e barriere architettoniche.
L’organizzazione ha suddiviso i volontari in 6 squadre (cercando di preservare l’integrità del gruppo di appartenenza), questa suddivisione è stata resa nota in anticipo, cosi le squadre si sono potute presentare all’addestramento con proprie attrezzature e una dotazione di materiale di consumo (pluriball, carta, cassette, buste, nastro, ecc.) in modo da essere autonome ed operative e non dipendere dal contesto, come può accadere nella realtà di un’emergenza. Come modalità di svolgimento è stata scelta quella della “competizione” fra le squadre; avrebbe vinto quella che avrebbe recuperato, in modo corretto, il maggior numero di beni, metodologia basata sul “game based learning” che tende a focalizzare maggiormente i partecipanti sugli obiettivi da raggiungere.
In ogni scenario le squadre incontravano un “Tutor”, la figura che rappresentava il funzionario responsabile del recupero (come avverrebbe nella realtà). I tutor erano professionisti (archeologi, storici dell’arte, restauratori), questi definivano le priorità di recupero dei beni e le modalità con cui gli stessi dovevano essere trattati. Oltre a gestire queste direttive, i tutor supportavano le squadre nelle tecniche operative e nella compilazione delle schede. Le sei tutor, a cui si deve gran parte della riuscita dell’addestramento, sono le Dott.sse Bianca Gilli, Elena Gregoris, Giulia Guerini, Elena Verona e Beatrice Zamuner. Queste professioniste hanno anche collaborato nella compilazione del database dei “beni” nelle settimane precedenti.
Nelle 2 ore destinate ad ogni scenario, le squadre dovevano allestire l’area di lavoro (gazebo, tavoli, teli a terra), ispezionare con il tutor la zona dove erano i beni, definire quelli da recuperare, prelevarli, fotografarli, catalogarli, imballarli ed infine affidarli al mezzo che li avrebbe portati al magazzino temporaneo.
Le squadre, supervisionate negli aspetti tecnici dalle “tutor”, erano osservate anche in quelli gestionali da una commissione di tre esperti per valutare: la suddivisione dei ruoli, la leadership, i flussi di lavoro, ecc. I tre membri della commissione erano Giovanni Doveri (Uff. Protezione Civile Svizzera), Marco Tandi (Croce Azzurra Onlus) e Roberto Luberti (Scuola di Protezione Civile), tutti con anni di esperienza teorica e pratica alle spalle. Il debrifing per discutere questi aspetti sarà fatto online nelle prossime settimane.
All’addestramento ha partecipato il Nucleo Droni ANC del Piemonte con tre squadre. Il loro impiego aveva tre scopi: l’ispezione preventiva delle zone in cui dovevano accedere le persone in modo da verificare la sicurezza del luogo e la posizione dei beni, la produzione di ortofoto (utili specialmente nel caso di recuperi di frammenti su macerie), la produzione di rappresentazione 3D del complesso architettonico). La serrata sequenza di alternanza delle squadre sugli scenari ha testato la capacità del team droni a lavorare in tempi più compressi del solito fornendo tuttavia un ottima documentazione di lavoro. Tutti i partecipanti, infatti, hanno potuto apprezzare l’utilità di questi strumenti che, in real-time, possono permettere l’osservazione preventiva dei locali e della loro agibilità senza pericolo.
Durante la giornata vi e’ stata la visita dell’Ispettore ANC della Lombardia Sig. Gen. B. Nazzareno Giovannelli, del Responsabile della Formazione di Protezione Civile Arch. Domenico de Vita, del rappresentante della rivista 112 Emergencies Dott. Daniele Rigo; tutti sono rimasti impressionati dall’impegno che i volontari mettevano nello svolgimento delle attività. Altri visitatori sono stati i Carabinieri della Stazione di San Colombano al Lambro, le Gev del Parco della Collina di san Colombano e la Protezione Civile sempre di San Colombano.
A scopo didattico, la volontaria Laura Zanin di SAE 112, si è occupata della documentazione fotografica e delle riprese video di tutto l’evento, in modo da produrre tutorial e presentazioni.
In generale, l’addestramento ha dimostrato che l’ANC Lombardia ha volontari specializzati in Salvaguardia dei Beni Culturali in emergenza, con autonome capacità operative con attrezzature e materiali. Inoltre, l’approccio sistemico/organizzativo (classificazione dei beni, categorizzazione degli scenari, ecc.) consentirà all’ANC Lombardia di poter replicare questo tipo di addestramento in altri luoghi e situazioni in modo coerente e con un analogo standard, in continuità al piano formativo in essere.
--- Patrocini e collaborazioni ----
All’iniziativa, per l’elevato interesse ed utilità, sono stati concessi i patrocini di Regione Lombardia, ANCI, Città Metropolitana di Milano, Provincia di Monza Brianza, Parco della Collina di San Colombano, Città di Brugherio, Comune di Costa De’ Nobili e Comune di Inverno e Monteleone. All’organizzazione dell’evento ha partecipato SAR Group di Marco Tandi.
--- I numeri ---
80 partecipanti, oltre 260 beni culturali per i recuperi, 500 libri, 2 mezzi con sponda idraulica, 5 furgoni, altri 6 mezzi operativi (pickup, ecc.), 6 generatori, 2 torri faro, 6 stazioni PC con 4 stampanti, 5 carrelli, oltre 90 pasti erogati, oltre due mesi di preparazione e…. 250 capsule di caffè.
--- Ringraziamenti ---
L’ANC Brugherio ringrazia tutti i volontari che hanno partecipato alla buona riuscita dell’iniziativa e tutte le persone citate in chiaro sopra per la collaborazione, l’impegno e l’entusiasmo.
Ringraziamo in particolare i colleghi Cinzia, Massimo, Roberta e Silvia del Gruppo Comunale di Monza per averci aiutato fino alla fine dello smontaggio ed al “trasloco” dei materiali.
Infine, il Direttivo dell’ANC Brugherio ringrazia i colleghi Vanni Guiducci (ANC Cuneo) e Roberto Massari (ANC Droni Piemonte) e tutti i propri volontari: Andrea L., Andrea M., Arianna, Caterina, Claudio, Claudio Marco, Elena, Gianluca, Laura, Ivano, Luigi, Matteo, Rossella e Viola; senza di loro l’addestramento non sarebbe stato possibile.
Villa Valbissera, 20078 San Colombano al Lambro MI